Il caso USA di intossicazione da listeria per i germogli di soia industriali

L'ennesimo caso che mette sotto accusa i germogli, ma si tratta come sempre di quelli di produzione industriale. Cinque persone negli USA hanno contratto la listeriosi, a causa delle pessime condizioni igieniche dell'azienda.

germogli in vendita nei supermercati

E’ arrivata la notizia dell’ennesimo caso di intossicazione che riguarda dei germogli della grande distribuzione. Come sottolineo sempre, seguendo le comuni norme igieniche non è possibile contrarre questo tipo di intossicazione coltivando i germogli in casa. Basta procedere alla pulizia del germogliatore dopo ogni ciclo di germogliazione e avere cura di mantenere le superfici di lavoro, lo spruzzino e tutto ciò che viene in contatto con i germogli ben pulito.
Intossicazioni di questo tipo sono possibili solo in case molto sporche (parliamo di livelli patologici) oppure in aziende dove una parte o un intero macchinario, spesso quello della confezione, sono poco puliti e vi è quindi la condizione ideale per la riproduzione di batteri. Un altro mezzo privilegiato per queste contaminazioni sono le vaschette da ortofrutta che contengono i germogli: maneggiate da più persone durante il loro ciclo produttivo, sono contenitori poco efficienti per smaltire l’eccesso di umidità che crea un ambiente ideale per la proliferazione batterica.

Secondo quanto riferito dal U.S. Centers for Disease Control and Protection, cinque persone sono state ricoverate per intossicazione da Listeria monocytogenes presente nei germogli distribuiti dalla Wholesome Soy Products. Due di queste persone sono decedute. Secondo il Centro per la Prevenzione e la Salute degli USA, i germogli sono stati venduti e consumati prima del 13 agosto. Il 13 agosto, infatti, la FDA aveva effettuato un controllo a campione da cui era emersa la contaminazione e li aveva fatti immediatamente ritirare dal mercato. In seguito si è accertato che i pazienti di cui sopra avevano consumato questi germogli e, fatti gli esami, è risultato che il genoma del tipo di Listeria che li ha aggrediti era lo stesso presente nei germogli sequestrati, non vi è dubbio quindi che siano i responsabili di questa tragedia.

La listeriosi, infatti, è molto pericolosa e se non curata subito può portare alla morte. Si tratta di una famiglia di batteri gram-positivi che attaccano principalmente il sistema immunitario. Però va detto che è rarissima, ormai solo 6 casi su un milione di persone e tutti riconducibili a condizioni igieniche pessime. La listeriosi non riguarda solo i germogli, anzi, si presenta principalmente in latte non pastorizzato, formaggi freschi, insaccati e verdure contaminate. Questi alimenti non sono tossici di per sé ma possono essere contaminati se prodotti o mantenuti in condizioni di scarsa igiene.

Nel rapporto di sequestro e sospensione della FDA si legge in particolare che le attrezzature per la produzione erano particolarmente sporche. Dodici punti del rapporto riguardano solo le condizioni igieniche pessime degli impianti. Un’ottima ragione, questa, per produrli in casa da soli, con la garanzia di pulire a sufficienza ambiente e germogliatori, oppure di acquistarli solo da aziende conosciute e che rispettino le normative igienico-sanitarie.

Un’unica lacuna va rilevata però nella legislazione italiana. Infatti in Italia questo tipo di produzione rientra in quelle del regolamento n. 2073/2005 sui criteri microbiologici applicabili alle produzioni alimentari organiche. Tale regolamento, purtroppo, non prevede il test per la Listeria e quindi in Italia, anche con i controlli a campione, non si può sapere se il prodotto di un’azienda (non solo i germogli) sia contaminato dalla Listeria.
E’ quindi importante coltivare in casa il più possibile o affidarsi ad aziende competenti.

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> Grazia Cacciola (10 Articoli)
Grazia Cacciola è specializzata in tecniche agronomiche ecosostenibili e in Scienze Naturopatiche. E' autrice di saggi e manuali sull’alimentazione etica, la coltivazione naturale e la decrescita. Si occupa da anni di diffondere l’agricoltura sostenibile e l'alimentazione vegetale con corsi e workshop. Ha strutturato e supervisionato progetti dell’Unione Europea per l’incentivazione delle coltivazioni con metodo biologico e biodinamico. E’ stata l’esperta di coltivazione naturale nella trasmissione Geo&Geo, Rai3, e di autoproduzione eco-sostenibile nella trasmissione Grazie dei fiori, Rai2. Collabora con diverse testate giornalistiche e scrive dal 1999 il sito erbaviola.com. Sui germogli ha scritto "L'orto dei germogli. Manuale di coltivazione e consumo", LSWR ed é in prossima uscita "Il grande manuale dei germogli", per Macro Edizioni.

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