I germogli di broccoli nella cura per l’autismo
La rivista accademica scientifica PNAS, Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, nel numero di agosto 2014 ha pubblicato uno studio sull’utilizzo del sulforafano nella cura dell’autismo, Sulforaphane treatment of autism spectrum disorder (ASD).
Il sulforafano viene acquisito soprattutto dai vegetali di tipo brassica (broccoli, cavoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori) che contengono naturalmente la glucorafanina, la quale viene convertita in sulforafano all’interno dell’organismo. Del sulforafano si parla ormai da molto per le sue proprietà chemopreventive, viene infatti definito un farmaco naturale contro il cancro. In particolare, in diversi esperimenti di laboratorio, il sulforafano ha mostrato proprietà preventive nei confronti della crescita di cellule cancerogene interrompendo il processo di divisione cellulare e inducendo l’apoptosi. Inoltre ormai molti studi sui consumi alimentari suggeriscono che le popolazioni che mangiano molti vegetali di tipo brassica, mostrano una diminuzione del rischio di sviluppo di carcinomi.
In questo nuovo studio condotto da un’equipe di medici ricercatori che operano in diversi ospedali pediatrici, si afferma inoltre che il sulforafano influirebbe positivamente nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico.
In uno studio clinico randomizzato in doppio cieco, controllato con placebo, la somministrazione orale giornaliera per 18 wk del sulforafano fitochimico (derivato da germogli di broccoli) a 29 giovani uomini con ASD ha dimostrato un netto miglioramento del comportamento rispetto ai 15 placebo. Tale comportamento è stato quantificato sia dai genitori che dai medici.
Il sulforafano, che ha mostrato una tossicità trascurabile, era stato scelto per l’indagine perché fa aumentare i geni che proteggono le cellule aerobiche contro lo stress ossidativo a danno del DNA, caratteristiche importanti dell’ASD.
Qui è scaricabile il PDF con l’articolo completo, in inglese.
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